Dal 2 aprile al D’Azeglio “L’Università entra in sala”: rassegna “Filmar(t)e”

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Parma, 25 marzo 2025 – Torna mercoledì 2 aprile al Cinema D’Azeglio L’Università entra in sala con la rassegna Filmar(t)e. Il cinema racconta le arti e il patrimonio: un ciclo di tre documentari d’arte che hanno segnato il panorama cinematografico degli ultimi anni ricevendo premi prestigiosi e l’apprezzamento di critica e pubblico nei principali festival cinematografici.

La rassegna è curata Paolo Villa, ricercatore e docente di storia del cinema dell’Università di Parma (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali), in collaborazione con il Cinema D’Azeglio, ed è realizzata con il patrocinio del Comune, della Regione, del Ministero della Cultura.

Filmar(t)e propone un percorso in tre tappe nel mondo dell’arte, attraverso tre documentari che a partire dalla creazione artistica e dal patrimonio culturale toccano questioni di stringente attualità come la giustizia sociale, l’identità nazionale, l’eredità coloniale, i rapporti familiari o di genere.

Primo appuntamento mercoledì 2 aprile con All the Beauty and the Bloodshed – Tutta la bellezza e il dolore, della regista americana Laura Poitras, Leone d’oro alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2022. Il film è un ritratto intimo e coinvolgente dell’artista statunitense Nan Goldin, delle sue opere, delle sue lotte sociali e battaglie civili, della sua tumultuosa vicenda biografica. Nel raccontare Nan Goldin, Poitras intreccia magistralmente numerosi fili, strettamente correlati: dall’emergenza dell’OxyCotin, medicinale che crea dipendenza e che è divenuto una piaga nella società americana degli ultimi decenni, all’epidemia di HIV degli anni Ottanta e alla violenza domestica, dalla vivacità della scena artistica newyorkese al complesso rapporto della protagonista con i genitori e la sorella. 

Il 9 aprile è in programma Dahomey, Orso d’Oro al Festival del Cinema di Berlino 2024, della regista franco-senegalese Mati Diop. Diop racconta la storica restituzione di 26 statue conservate al Musée du Quai Branly – Jacques Chirac di Parigi alla Repubblica del Benin, l’antico regno del Damohey. Portate in Francia dai colonizzatori alla fine dell’Ottocento, le statue, tra cui quelle dei re di Dahomey, rappresentano per il popolo del Benin un pilastro fondamentale dell’identità nazionale, e la loro restituzione è stata accolta come un momento di svolta nel processo di emancipazione del Paese dai retaggi del colonialismo. Attraverso le voci degli studenti dell’Università di Abomey-Calavi, che si interrogano su questo evento storico per la loro nazione, Mati Diop affronta la tematica scottante della provenienza del patrimonio artistico e della sua dimensione politica, ponendo quesiti che interrogano a livello storico, sociale e morale.

Scultura protagonista anche nell’ultimo documentario, il 16 aprile: Semidei, dei registi italiani Fabio Mollo e Alessandra Cataleta, racconta la vicenda del ritrovamento dei Bronzi di Riace, e così facendo ripercorre la storia della Calabria dagli anni Settanta a oggi. I due capolavori diventano chiave d’accesso per recuperare non l’antichità ma tempi ben più recenti dopo che, riemersi dal mare, rientrano nel flusso della storia: la storia tormentata e poco nota di una delle regioni italiane che ha maggiormente subito l’emarginazione e le difficoltà economiche e politiche. Il calabrese Fabio Mollo guarda ai Bronzi di Riace in un film-saggio affascinante che è anche una lettera d’amore alla propria terra.

Tutte le proiezioni (in lingua originale con sottotitoli in italiano) sono al Cinema D’Azeglio (via Massimo D’Azeglio 33) alle 18, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Ogni appuntamento sarà aperto da una breve introduzione di Paolo Villa

La rassegna si inserisce all’interno della attività del progetto di ricerca ReDoc: Restauri e patrimonio artistico nei documentari italiani (1940-1997).

“Il cinema racconta le arti e il patrimonio”: tre documentari d’arte che hanno segnato il panorama cinematografico degli ultimi anni, con ottimi riscontri di critici e di pubblico. Iniziativa organizzata dall’Ateneo con il Cinema D’Azeglio. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti

No Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) filmarte.png “Il cinema racconta le arti e il patrimonio”: tre documentari d’arte che hanno segnato il panorama cinematografico degli ultimi anni, con ottimi riscontri di critici e di pubblico. Iniziativa organizzata dall’Ateneo con il Cinema D’Azeglio. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti Nascondi No

13 e 14 marzo: Filmare le Muse. Percorsi e questioni attraverso il documentario d'arte

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Parma, 28 febbraio 2025 - Due giornate per riflettere sulle tante prospettive e sfumature dei documentari d’arte: giovedì 13 marzo dalle 14 e venerdì 14 dalle 10, si svolgerà Filmare le Muse. Percorsi e questioni attraverso il documentario d'arte, con ingresso libero per tutte le persone interessate, nella sede CAPAS - Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo di vicolo Grossardi 4.

L'iniziativa è a cura di Paolo Villa, docente di Cinema, arti visive e cultura visuale all'Università di Parma.

Grazie agli interventi di docenti, studiose e studiosi della materia verrà approfondita la tematica riguardante il documentario d'arte come punto di contatto tra il medium cinematografico, il patrimonio culturale e la creazione artistica, tra cinema, media, storia e critica d’arte.

Attraverso esempi e citazioni dal dopoguerra alla contemporaneità verrà tracciata una panoramica ad ampio raggio sulla ricchezza di scambi e di contaminazioni tra i linguaggi artistici ed espressivi propri di questi film.

Info: paolo.villa@unipr.it

 

Il programma

Giovedì 13 marzo

14.15 Saluti iniziali e avvio dei lavori

14.30 – 15.30

Steven Jacobs (Ghent University), Surrealism and the Mid-Century Art Documentary:

“Magritte, ou la leçon de choses” (1960) by Luc de Heusch

15.45 – 17.30

Francesco Spampinato (Università di Bologna), New York Beat. La mitologia mediatica di Jean-Michel Basquiat, espressionista di Downtown

Maria Teresa Soldani (Università degli Studi di Milano), Nan Goldin: memoria, testimonianza, presenza

Federica Stevanin (Università di Padova), Tra documentazione e sperimentazione: il film nella Land Art

Presiede: Emanuele Pellegrini (IMT Lucca)

Venerdì 14 marzo

10.00-12.00

Tommaso Casini (IULM Milano), La storia dell'arte dagli albori della TV in Italia alle riflessioni critiche di Argan, Ragghianti e Battisti

Maria Ida Bernabei (Università degli Studi di Torino) e Andrea Mariani (Università degli Studi di Udine), Roberto Longhi, Umberto Barbaro. Attorno al film: i carteggi e le sceneggiature di Carpaccio e Caravaggio

Marco Cosci (Università degli Studi di Pavia), Zone d’interferenza: il documentario d’arte e l’arte dei suoni

Massimiliano Gaudiosi (Università degli Studi di Napoli Federico II), Documentario d’arte e metodo investigativo: l’indagine su un affresco di “Cérémonies secrètes: grande peinture de la Villa des Mystères” (A. Jaubert, 2002)

12-12.30: Discussione e chiusura dei lavori

Presiede: Paolo Villa (Università di Parma)

Al CAPAS in vicolo Grossardi due giorni dedicati ai film sull’arte

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20 marzo: “Università svelate”, anche a Parma un ventaglio di appuntamenti per la Giornata nazionale delle Università

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Parma, 11 marzo 2025 – Giovedì 20 marzo anche l’Università di Parma aderisce a Università svelate, la Giornata nazionale delle Università promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – CRUI e quest’anno realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – ANCI

Anche a Parma un ventaglio di iniziative, organizzate dall’Ateneo con il Comune di Parma.

Università Svelate vuole essere un momento d’incontro e di condivisione del patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce per la società, attraverso iniziative aperte al pubblico lungo l’arco della giornata.

Fin dall’inizio l’idea di fondo è stata quella di mostrare il ruolo propulsivo che le Università rivestono nello sviluppo del Paese e nella promozione della coesione sociale. Quest'anno l'attenzione si concentra in particolare sulle città: le città universitarie quali luoghi privilegiati dell'interazione sinergica fra Atenei e territori, luoghi di produzione e di condivisione della conoscenza e “piattaforme d’innovazione” per un presente e un futuro davvero sostenibili. 

Ecco dunque il senso profondo della partnership fra CRUI e ANCI, che va nella direzione di lavorare insieme – Atenei e Comuni – per rendere queste città sempre più attrattive, accoglienti, funzionali e smart, a beneficio di studentesse e studenti e anche della più ampia popolazione urbana.

A Parma Università e Comune sono al lavoro per rendere Parma una città davvero universitaria: è una collaborazione sinergica su più fronti che parte dalla consapevolezza del grande valore che Ateneo e città costituiscono l’uno per l’altra, in un circuito virtuoso.

“Questa è un’ulteriore occasione per l’Università di aprirsi al territorio. Già lo facciamo con tante iniziative, questo appuntamento pensato dalla CRUI è un’opportunità in più – ha spiegato il Rettore Paolo Martelli nella conferenza stampa di presentazione al ParmaUniverCity Info Point – che ovviamente cogliamo con entusiasmo. Il focus di quest’anno è particolarmente importante: essere città universitaria, una vera città universitaria e non solo una città con l’università, è una caratteristica fondamentale proprio a livello di identità, per essere accoglienti, attrattivi, inclusivi. Noi ci stiamo lavorando, con impegno e con passione, e per questo il Comune è un partner decisivo con cui c’è piena sintonia”.

"Essere città universitaria - ha detto il Sindaco Michele Guerra - significa fare in modo che tutta la cittadinanza senta ogni giorno che a Parma c'è una Università che incide costantemente nella vita del territorio. Significa creare consapevolezza di questo valore e significa per l'Università farsi vedere, ovvero ribadire che si è presenti e si sviluppano attività comprensibili e importanti per tutta la comunità. È evidente che l'Università lo fa già tutti i giorni attraverso la didattica e la ricerca, ma la possibilità di vivere davvero appieno la terza missione, con attività di disseminazione sul territorio di queste azioni e competenze è cruciale, perché solo in questo modo si diventa davvero città universitaria."

A Parma la giornata avrà un’anteprima mercoledì 19: alle 9 la Prorettrice al Diritto allo studio e ai Servizi agli Studenti Isotta Piazza e l’Assessora alla Comunità giovanile del Comune di Parma Beatrice Aimi saranno ai microfoni di Radio Duchessa per Parma una città davvero universitaria, una chiacchierata su giovani e Università guardando anche a Parma Capitale Europea dei Giovani 2027.

Articolato il programma del 20 marzo.

Dalle 11 alle 13, nella sede dell’Ateneo in via Università, sarà possibile visitare il corridoio museale con le vetrine allestite al piano terra. Alle 12 è prevista una visita guidata.

Alle 16 al Palazzo del Governatore il convegno L’Ateneo e la Città: una storia in comune. I docenti Piergiovanni Genovesi e Carlo Mambriani, con la collaborazione di Fabrizio Solieri, guideranno il pubblico in un viaggio nella storia dell’Università in città, in chiave appunto storica e architettonica. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Gruppo di ricerca per la storia dell’Università di Parma.

Alle 18 infine, a Palazzo Pigorini, chiusura della giornata con la visita guidata alla mostra Intorno ai ’70: ideologie, progetti, linguaggi nelle collezioni CSAC, nata dalla collaborazione fra CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e Comune di Parma - Assessorato alla Cultura: un mosaico ricco di suggestioni e spunti di riflessione che mettono in luce la pluralità di linguaggi visivi che ha attraversato l’Italia degli anni Settanta

Promosse da Ateneo e Comune di Parma nell’ambito dell’iniziativa nazionale della CRUI, quest’anno organizzata in collaborazione con ANCI

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20 febbraio: gli autori della serie “Universitas Tenebrarum” incontrano studentesse, studenti e pubblico

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Parma, 15 febbraio 2025 - Giovedì 20 febbraio alle 10.30 nel Plesso della Pilotta dell’Università di Parma (Aula Mulas, Piazza della Pace 7/a, primo piano), gli autori della serie Universitas Tenebrarum Michele Mellara e Alessandro Rossi incontreranno le studentesse, gli studenti e il pubblico cittadino interessato. Con loro ci saranno i docenti dell’Ateneo Jennifer Malvezzi, Sara Martin e Paolo Villa.

La serie in 12 episodi (Prime Video) è scritta e diretta da Michele Mellara e Alessandro Rossi e interpretata da Natalino Balasso, Lorenzo Ansaloni, Angela Malfitano, Bob Messini, Stefano Pesce e Martina Sacchetti (con la partecipazione di Tita Ruggeri, Andrea Santonastaso, Licia Navarrini, Donatella Allegro, Fabian Ribezzo, Andrea Busi).

Protagoniste e protagonisti di Universitas Tenebrarum sono docenti, ricercatori, ricercatrici, assistenti, dottorande e dottorandi, segretarie e segretari, portinaie e portinai. Si agitano in aule affollate, edifici storici, corridoi e biblioteche della “Facoltà di Sociologia delle Lingue Morte” di un'immaginaria università italiana che vuole a tutti i costi scalare la classifica delle università mondiali per aggiudicarsi più fondi. Studentesse, studenti e docenti sono costretti a condividere, in un gioco comico di relazioni forzate, servizi, aule, corridoi, tempo, progetti di vita, aspirazioni e incubi.

La serie è composta da episodi brevi dalla comicità immediata, acida, che precipita chi guarda in un mondo sgangherato e ridicolo; fa riflettere sulle criticità del mondo accademico ed è anche molto divertente, grazie alla scrittura arguta di Michele Mellara e Alessandro Rossi, sceneggiatori e registi bolognesi e fondatori della casa di produzione Mammut Film.

L’ingresso all’incontro è libero e aperto a tutte e tutti fino a esaurimento posti.

Michele Mellara e Alessandro Rossi alle 10.30 nel Plesso della Pilotta dell’Università (Aula Mulas). Incontro aperto a tutte le persone interessate

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27-28 gennaio 2025 – Seminario dottorale al CAPAS – Enciclopedia Ephemera

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Il Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo – CAPAS dell’Università di Parma ospita nelle giornate del 27 e del 28 gennaio un seminario dottorale dal titolo Enciclopedia Ephemera. Riflessioni attorno alla catalogazione e alla definizione dei materiali effimeri, aperto a tutte le dottorande e ai dottorandi afferenti al Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC dell’Università di Parma.

Il seminario è organizzato nell’ambito del progetto PRIN 2022 “Cinephemera. Materiali effimeri per lo studio del cinema italiano tra gli anni Trenta e Sessanta”, che coinvolge l’Università degli Studi di Udine, l’Università degli Studi di Messina e l’Università di Parma e si propone di indagare i “cinephemera” nel quadro della storia del cinema italiano lungo il suo periodo di centralità nel sistema dei media e nelle abitudini al consumo (1936–1966).

Attraverso gli interventi dei docenti e studiosi delle università coinvolte nel progetto verranno presentate le ricerche sui “cinephemera”, il cui termine comprende molteplici categorie di materiali: oggetti collezionabili (figurine, cigarette cards, calendari ecc.), carte (fan mail) e manufatti (diari, scrapbooks ecc.).

Inoltre, si segnala che in apertura del seminario, il 27 gennaio, si presenterà il numero speciale della rivista Cinergie. Il cinema e le altre arti n.26, uscita in open access nel mese di dicembre 2024 e dedicata ai cinephemera.

 

Riflessioni attorno alla catalogazione e alla definizione dei materiali effimeri No Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) Cinephemera-1.png Nascondi No

L’Università di Parma per il Giorno della memoria 2025

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Parma, 21 gennaio 2025 – Sono due le iniziative che l’Università di Parma ha organizzato quest’anno per celebrare il Giorno della memoria, in ricordo delle vittime della Shoah.

La prima è in realtà in calendario per il 24 gennaio, in vista della ricorrenza del 27, mentre la seconda parte il 27 e si sviluppa per altre due date.

Venerdì 24 gennaio nella Chiesa di San Francesco del Prato, alle 17 a ingresso libero, è in programma  Questo è stato un uomo. Vita e opere di Primo Levi: conferenza-spettacolo dedicata a Primo Levi, scritta e interpretata da Lorenzo Bastida su testi di Levi, accompagnata al violoncello da Volfango Dami. L’iniziativa si propone di avvicinare il pubblico alla personalità umana e letteraria dello scrittore torinese, attraverso recitazioni che ricostruiscono l’itinerario della sua produzione narrativa, saggistica e poetica. La riflessione su quale sia la condotta più “giusta” in uno scenario che impone la discriminazione o la violenza sarà infine attualizzata con una breve presentazione a cura del Movimento Nonviolento.
Si tratta del primo appuntamento del ciclo La giustizia alle sue fonti, organizzato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale – CIRS dell’Università di Parma in collaborazione con i corsi di studio in Servizio sociale e in Programmazione e gestione dei servizi sociali, il Movimento Nonviolento, la Rassegna ‘Mi prendo il mondo’, la Comunità francescana di San Francesco del Prato e con il sostegno della Fondazione Monteparma.

La seconda iniziativa è la rassegna La vittima, il carnefice e l’industria: Hollywood e la Shoah tra rappresentazione, divismo e diaspora, in programma per il 27 gennaio e per il 3 e il 10 febbraio al Cinema D’Azeglio, a ingresso gratuito.
È un percorso di tre lezioni-proiezioni per illustrare il rapporto fra il cinema statunitense e le tematiche connesse alla persecuzione delle persone ebree e alla costruzione di una narrazione cinematografica del genocidio. Ogni incontro sarà dedicato a un diverso aspetto del legame tra le conseguenze delle politiche razziste del nazismo, sia per quanto riguarda il vissuto di lavoratrici e lavoratori del comparto cinematografico sia per quanto riguarda il ciclo produttivo delle opere dedicate a questo specifico tema. 
Il primo appuntamento (abbinato al film I ragazzi venuti dal Brasile) sarà incentrato sulle strutture narrative e sulle convenzioni di genere su cui Hollywood ha innestato il racconto della Shoah. Il secondo (La scelta di Sophie) rifletterà su come il film sulla Shoah rappresenti un efficace veicolo non solo per il consolidamento delle carriere divistiche di attori e attrici ma anche un vero e proprio “sottogenere” hollywoodiano. Il terzo e ultimo (Testimone di accusa) sarà dedicato a lavoratrici e lavoratori del cinema che in fuga dalla Germania nazista trovarono rifugio (e una nuova vita creativa) a Hollywood. 
La rassegna, che si inserisce nel format “L’Università entra in sala”, è a cura di Sara Martin, Sofia Panza, Lorenzo Carlo Tore, Carlo Ugolotti, Paolo Villa (Università di Parma), ed è organizzata da Università e Cinema D’Azeglio con il patrocinio del Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura. Ogni proiezione sarà preceduta da un’introduzione.

PROGRAMMA 
27 gennaio ore 20.45:  I ragazzi venuti dal Brasile (di Franklin J. Schaffner, 1978), intervento a cura di Carlo Ugolotti e Lorenzo Carlo Tore
3 febbraio ore 20.45: La scelta di Sophie (di Alan J. Pakula, 1982), intervento a cura di Sara Martin e Paolo Villa 
10 febbraio ore 20.45: Testimone di accusa (di Billy Wilder, 1957), intervento a cura di Sara Martin e Carlo Ugolotti 

 

Il 24 gennaio la conferenza-spettacolo “Questo è stato un uomo. Vita e opere di Primo Levi”, e dal 27 la rassegna di incontri e film “La vittima, il carnefice e l’industria: Hollywood e la Shoah tra rappresentazione, divismo e diaspora"

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Presentazione del volume Fonti per la storia dell'arte moderna

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Un volume sui documenti, gli artisti e i capolavori, un viaggio tra lettere, libri dei conti e carte di processi.

In occasione delle presentazione del volume gli autori, Matteo Provasi e Federica Veratelli dialogheranno con Massimo Moretti (Università di Roma La Sapienza) e Paola Volpini (Università di Parma). 

Martedì 17 dicembre ore 15 in Aula Mulas - Plesso Pilotta fonti per la storia.jpg No Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) fonti per la storia.jpg Nascondi No

11 dicembre: all’Università di Parma Tomaso Montanari per la Cattedra Franco Maria Ricci

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Parma, 3 dicembre 2024 – Sarà lo storico dell’arte e saggista Tomaso Montanari il relatore di quest’anno della Cattedra Franco Maria Ricci, nata nel 2023 dalla sinergia fra Università di Parma (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali), Comune di Parma (Assessorato alla Cultura) e Fondazione Franco Maria Ricci.

Il progetto prevede l’organizzazione annuale di un ciclo di lezioni attraverso l’invito di studiose e studiosi, artiste e artisti collegati, nel senso più ampio, agli ambiti culturali approfonditi da Franco Maria Ricci nella sua lunga carriera di editore, grafico e collezionista. Il ciclo è rivolto a studentesse e studenti del Dipartimento DUSIC ma coronato da una lectio magistralis aperta al pubblico, il cui testo sarà oggetto di una pubblicazione a cura della casa editrice.

L’ospite di quest’anno è appunto Tomaso Montanari, docente di Storia dell’arte moderna all’Università per Stranieri di Siena, di cui è anche Rettore dal 2021.

L’appuntamento è per mercoledì 11 dicembre alle 17.30 nell’Aula Magna dell’Università di Parma (Sede centrale, via Università, 12): il prof. Montanari terrà la lezione Arte o natura? L’identità nazionale italiana tra “paesaggio” e “sangue”

La lectio sarà preceduta dagli interventi del Rettore Paolo Martelli, del Sindaco Michele Guerra, della Presidente della Fondazione Franco Maria Ricci Laura Casalis, del Delegato del Rettore alle Relazioni con le imprese culturali Diego Saglia.

L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

«Mettere il “paesaggio” a fondamento di una identità nazionale – scrive Tomaso Montanari in una breve nota di presentazione dell’incontro – è una scelta decisamente originale della Costituzione italiana, e ancora oggi sostanzialmente unica nel mondo: questa lezione vuole sottolineare il ruolo cruciale giocato, in questa lunga vicenda di storia culturale, dalla pittura di paesaggio praticata dagli artisti stranieri in Italia. Perché se erano stati i fondatori della lingua italiana a definire l’Italia il “bel paese”, furono i pittori di tutta Europa a rendere, secoli dopo, questa espressione davvero attiva e, per così dire, tangibile nell’immaginario degli stessi italiani. Sappiamo però che questa identità felicemente debole, fondata sulla comune appartenenza a un territorio trasformato dalla storia (cioè, appunto, un paesaggio), questo modo pacifico, mite, inclusivo e plurale di essere e sentirsi italiani, subì una drastica trasformazione a partire dai primi dell’Ottocento. Una trasformazione che oggi conosce una nuova accelerazione».

Sul sito dell’Università di Parma www.unipr.it è prevista la diretta streaming della lectio, che resterà poi fruibile sui canali di Università, Comune e Fondazione.

Oltre a quella delle 17.30, la mattina dell’11 dicembre (alle 11.30) il prof. Montanari terrà sempre in Aula Magna una lezione rivolta in particolare a studentesse e studenti dei corsi di studio del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (ma aperta a tutto il pubblico interessato) sul tema Donatello, Piazza della Signoria e qualche idea sul patrimonio culturale.

Tomaso Montanari è professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università per Stranieri di Siena, di cui è anche Rettore, dopo aver insegnato all’Università di Napoli Federico II e a quella di Roma Tor Vergata. Si è molto occupato della storia dell’arte europea del XVII secolo e della storia del patrimonio culturale. Scrive sul «Fatto quotidiano» e sul «Venerdì di Repubblica»; per Rai Cultura ha ideato, curato e condotto diverse serie televisive sulla storia dell’arte. Tra i suoi volumi: Il Barocco (Einaudi, 2012); La libertà di Bernini. La sovranità dell’artista e le regole del potere (Einaudi, 2016); Velázquez e il ritratto barocco (Einaudi, 2018); Capolavori fuori centro. I Cavalli di Piacenza di Francesco Mochi (Skira, 2020). Negli ultimi anni ha pubblicato numerosi saggi sullo stato del patrimonio artistico italiano e sulla funzione civile della storia dell'arte; tra questi A cosa serve Michelangelo? (Einaudi 2011), Le pietre e il popolo (minimum fax, 2013), Privati del patrimonio (Einaudi, 2015), Cassandra muta. Intellettuali e potere nell’Italia senza verità (Edizioni del Gruppo Abele, 2017), Costituzione italiana. Articolo 9 (Carocci, 2018), Se amore guarda. Un’educazione sentimentale al patrimonio culturale (Einaudi, 2023)

La Cattedra Franco Maria Ricci
L’idea che anima la “Cattedra” è quella di costruire opportunità di approfondimento letterario, artistico, storico, ovvero culturale in senso lato, per studiose e studiosi, studentesse e studenti, ma anche per tutte le persone interessate. In questo modo Università, Comune e Fondazione hanno inteso fissare un appuntamento annuale incentrato sul mondo del sapere umanistico e delle arti, e sulla loro valenza per la società in cui viviamo; e, contemporaneamente, mantenere vitale e feconda nell’oggi la presenza di Franco Maria Ricci, figura di altissimo prestigio artistico internazionale cui il Comune di Parma ha tra l’altro dedicato un’importante mostra nell’autunno 2021, a circa un anno dalla scomparsa, all’interno delle attività di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.
La selezione di relatrici e relatori e dei temi da trattare nelle lezioni della “Cattedra”, di cui è prevista la pubblicazione, è a cura di un Comitato scientifico ad hoc. Il progetto prevede inoltre la possibilità di organizzare incontri o eventi collegati, anch’essi aperti alla cittadinanza, e di favorire la collaborazione (anche sotto forma di tirocinio o stage) con studentesse o studenti Unipr le cui ricerche siano coerenti con le finalità e gli ambiti d’azione e d’interesse della Fondazione.

Alle 17.30 in Aula Magna con la lezione “Arte o natura? L’identità nazionale italiana tra ‘paesaggio’ e ‘sangue’”.
Progetto triennale nato dalla sinergia fra Ateneo, Comune e Fondazione Franco Maria Ricci 

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Arti dello spettacolo e digital humanities: progetti in dialogo

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Appuntamento da non perdere e aperto a tutti per approfondire i rapporti tra digital humanities e arti dello spettacolo. 
Da Lodovico al Warburg Institute per conoscere i più attuali e innovativi progetti per la digitalizzazione e la valorizzazione delle fonti della musica e dello spettacolo. 
E' un laboratorio disciplinare di dottorato a cura dell'Unità di Arti e Spettacolo del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali.
 

Un convegno in Aula Mulas - Plesso Pilotta il 10 dicembre Immagine1.png No Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) Immagine1.png Nascondi No

Convegno di studi “La scultura lombarda di XII secolo”

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È in programma per giovedì 5 e venerdì 6 dicembre all’Ape Parma Museo (via Farini 32) il convegno di studi internazionale “La scultura lombarda di XII secolo nel dibattito storiografico europeo”, organizzato dall’Unità Arte Musica e Spettacolo del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Ateneo e dal docente Giorgio Milanesi.

L’appuntamento, dedicato al dibattito critico nelle varie storiografie europee sul tema della "scultura romanica lombarda", si inserisce nel progetto PRIN sulla storia dell'arte medievale con capofila l'Università di Pavia in collaborazione con l'Università Statale di Milano e l'Università di Parma.

Il convegno vuole esplorare come e quanto il concetto di scultura romanica lombarda, declinato nelle varie storiografie, abbia condizionato o stia ancora influenzando in qualche modo le ricerche sul tema più vasto della cultura d'immagine lombarda in epoca medievale, con focus sul XII secolo.  Questo incontro rappresenta una prima riflessione generale sul tema e pone le basi per un secondo convegno previsto per l'autunno 2025 tra Pavia e Milano che si concentrerà sulla possibilità di "decostruire" la mitografia della scultura lombarda attraverso studi di casi europei.

Info: deconstructing.lombardidentity@gmail.com


 

Il 5 e 6 dicembre all’Ape Parma Museo, organizzato dall’Unità Arte Musica e Spettacolo dell’Ateneo Locandina_ConvegnoParma_5-6.12.24.jpg No Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) Locandina_ConvegnoParma_5-6.12.24.jpg Nascondi No