FAQ

Sì, per gli autori affiliati all'Università di Parma ci sono delle agevolazioni per pubblicare in open access sulle riviste degli editori che hanno stipulato dei contratti trasformativi con CARE-CRUI.

I contratti trasformativi (o Transformative Agreements) prevedono infatti che i corresponding authors affiliati all’Università di Parma possano pubblicare i propri lavori in accesso aperto senza corrispondere la quota per la pubblicazione dell’articolo (APC) perché già pagata dall’ateneo in virtù dell’adesione al contratto.

I contratti trasformativi ai quali aderisce l'Università di Parma sono elencati nella pagina Pubblicare in Open Access.

I contratti trasformativi ai quali aderisce l'Università di Parma sono elencati nella pagina Pubblicare in Open Access dove trovi anche le informazioni relative ai singoli contratti.

Possono usufruire delle agevolazioni previste per pubblicare in OA nell'ambito dei contratti trasformativi tutti gli autori che rivestono il ruolo di corresponding author e che hanno un rapporto formale e attivo con l’ateneo al momento dell'accettazione del contributo da parte della rivista.

Se sei corresponding author, puoi ottenere le agevolazioni anche se il tuo rapporto con l'ateneo è a tempo determinato (professori a contratto, ricercatori TD, dottorandi, assegnisti di ricerca, borsisti, specializzandi, etc.) ma devi essere formalmente afferente all'ateneo al momento dell'accettazione dell'articolo (ossia con un contratto vigente): fai attenzione a tener conto di questo aspetto al momento della scelta del modello di pubblicazione e ad individuare un corresponding author la cui affiliazione possa essere garantita anche nei mesi successivi alla sottomissione.

Se sei un autore UNIPR e rivesti il ruolo di correspondig author, per usufruire delle agevolazioni devi solamente: 

  1. dichiarare come prima affiliazione l'Università di Parma;
  2. utilizzare l’indirizzo di posta elettronica istituzionale (@unipr.it) del tipo <nome.cognome@unipr.it> o <nome.cognome@studenti.unipr.it.

Trovi gli elenchi delle riviste eleggibili o i link per scaricarli nella pagina Pubblicare in Open Access

Cerca l'editore della rivista che t'interessa, apri la scheda del contratto e guarda alla sezione Dove pubblicare.

Per capire se una rivista è ibrida (una rivista ibrida pubblica sia articoli ad accesso aperto sia articoli ai quali si accede solo su abbonamento) o se è completamente open access, puoi:

1. usare strumenti online
DOAJ (Directory of Open Access Journals): è un database che elenca esclusivamente riviste completamente open access. Se la rivista è elencata qui, è completamente OA. Se non lo è, potrebbe essere ibrida o a pagamento.

Open policy finder: (ex Sherpa Romeo) database che fornisce informazioni sulle politiche di copyright e accesso di diverse riviste. Inserisci il nome della rivista e verifica se è ibrida o OA.

2. controllare il sito web della rivista
La maggior parte delle riviste fornisce informazioni dettagliate sulle politiche di accesso ai contenuti. Cerca sezioni come:

"About" o "Aims & Scope": spesso contengono informazioni sul modello di pubblicazione;
"For Authors" o "Instructions for Authors": se la rivista è ibrida, dovrebbe esserci l'informazione relativa alla possibilità di pubblicare articoli in open access pagando una Article Processing Charge (APC);
"Open Access Policy": policy della rivista sull'OA .

Nel caso in cui un articolo presenti più corresponding author, ad esempio un autore dell’Università di Parma e uno di altro ateneo o altro ente, la verifica dell’affiliazione, e quindi dell’attribuzione dell’articolo all’ateneo che ha sottoscritto il contratto, verrà fatta sull’autore che ha sottomesso l’articolo.

Se i fondi sono esauriti quando arriva la comunicazione dell'accettazione dell'articolo, come corresponding author hai queste possibilità:

  • se si tratta di una rivista ibrida puoi:
    • passare al modello subscription che, normalmente, è senza costi a carico dell'autore
    • confermare l'opzione OA e pagare le relative APC
  • se si tratta di una rivista gold OA puoi:
    • ritirare il manoscritto e sottometterlo ad un altro editore (altra rivista) che abbia copertura di fondi
    • confermare l'opzione OA e pagare le relative APC

Ci sono alcune riviste che prevedono dei costi aggiuntivi extracontrattuali che restano a carico degli autori, ad esempio:

  • costi aggiuntivi per le immagini a colori (color charge)
  • costi aggiuntivi se si eccede un certo numero di pagine (page charge)

Questi costi NON sono coperti dai contratti trasformativi.

Glossario

Anche "Postprint"
Si tratta della versione accettata dall’editore e già sottoposta a referaggio (peer reviewed), ma ancora priva del layout editoriale (veste grafica, loghi, marchi editoriali).

Nel contesto dell'Open Access (OA), il termine APC è l'acronimo di Article Processing Charge e indica il contributo economico che gli autori o le loro istituzioni devono pagare per pubblicare un articolo in una rivista ad accesso aperto (gold) o per rendere l'articolo disponibile in accesso aperto in una rivista ibrida.

Questi contratti, chiamati anche Read & Publish, sono definiti transformative agreement perché contengono clausole relative alla trasformazione di riviste in abbonamento (ibride) in riviste completamente open access (Gold OA).

Il tipico modello del contratto trasformativo prevede sia l’accesso ai contenuti della collezione sottoscritta (read) sia la
pubblicazione di un numero variabile di articoli in accesso aperto per gli autori affiliati all’istituzione contraente, senza dover sostenere il costo delle APC (publish).

Le trattative per i contratti trasformativi vengono di norma gestite a livello di grandi aggregati consortili. In Italia le trattative per questi contratti vengono svolte da CRUI-CARE per conto delle università e delle istituzioni di ricerca.
Le singole Università decidono se aderire o meno ai contratti stipulati.

Il corresponding author (autore corrispondente) è, tra gli autori di un articolo, il responsabile del processo di sottomissione, revisione e pubblicazione dell'articolo; è l'interlocutore dell'editore e dei revisori.

L'autore corrispondente è identificato chiaramente nell'articolo, spesso con un'annotazione a piè di pagina che include il suo indirizzo e-mail. 

Per usufruire della pubblicazione in OA con APC a carico dell’Università di Parma, i corresponding author devono obbligatoriamente:

  1. essere affiliati a UNIPR, ossia avere un rapporto formale e attivo con l’ateneo al momento dell'accettazione del contributo da parte della rivista; si invita a tener conto di questo aspetto al momento della scelta del modello di pubblicazione e ad individuare un corresponding author la cui affiliazione possa essere garantita anche nei mesi successivi alla sottomissione;
  2. dichiarare come prima affiliazione l'Università di Parma;
  3. utilizzare l’indirizzo di posta elettronica istituzionale (@unipr.it) del tipo <nome.cognome@unipr.it> o <nome.cognome@studenti.unipr.it>.

NB: sono “eleggibili” anche i corresponding author a tempo determinato (professori a contratto, ricercatori TD, dottorandi, assegnisti di ricerca, borsisti, specializzandi, etc.) sempre che siano formalmente afferenti all'ateneo al momento dell'accettazione dell'articolo.

Nel caso in cui l’articolo presenti più corresponding author, ad esempio un autore dell’Università di Parma e uno di altro ateneo o altro ente, la verifica dell’affiliazione, e quindi dell’attribuzione dell’articolo all’ateneo che ha sottoscritto il contratto, verrà fatta sull’autore che ha sottomesso l’articolo.

Le licenze Creative Commons (CC) permettono agli autori di condividere le loro opere con il pubblico stabilendo quali diritti riservano per sé e quali concedono agli altri: si basano infatti sul concetto di “some rights reserved”, secondo il quale l'autore (titolare dei diritti) decide quali diritti riservare e quali concedere in uso.

Scopo delle licenze CC è facilitare la diffusione e il riutilizzo di opere dell'intelletto (testi, immagini, musica, video, etc.) nel rispetto del desiderio dell'autore di mantenere alcuni diritti.

Tipi di licenze Creative Commons:

1. CC BY (Attribuzione): permette a chiunque di copiare, distribuire, modificare e utilizzare l'opera, anche per scopi commerciali, a condizione che venga attribuita correttamente la paternità all'autore originale.

2. CC BY-SA (Attribuzione - Condividi allo stesso modo): simile alla CC BY, ma richiede che eventuali opere derivate siano distribuite con la stessa licenza dell'originale.

3. CC BY-ND (Attribuzione - Non opere derivate): consente la distribuzione dell'opera, anche per scopi commerciali, ma non permette la modifica o la creazione di opere derivate. L'attribuzione all'autore è sempre necessaria.

4. CC BY-NC (Attribuzione - Non commerciale): permette la copia, distribuzione e modifica dell'opera, purché non vengano fatte per scopi commerciali e l'autore venga sempre citato.

5. CC BY-NC-SA (Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo): consente l'utilizzo e la modifica dell'opera per scopi non commerciali, ma richiede che eventuali opere derivate siano rilasciate con la stessa licenza e l'autore sia attribuito.

6. CC BY-NC-ND (Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate): permette solo la distribuzione dell'opera senza modifiche e solo per scopi non commerciali, con obbligo di attribuzione.

Per maggiori informazioni sulle licenze CC si rimanda al sito ufficiale (in inglese) e al sito Creative Commons in italiano

 

Sherpa Services è un insieme di strumenti e servizi online progettati per supportare autori, bibliotecari e amministratori istituzionali nella gestione delle politiche di pubblicazione accademica, in particolare nel contesto dell'open access.

Servizi principali offerti da Sherpa Services:

Sherpa Romeo 

è un database online che fornisce informazioni dettagliate sulle politiche di copyright e di autoarchiviazione delle riviste scientifiche. È particolarmente utile per autori che vogliono conoscere le condizioni di pubblicazione in termini di open access (OA) e le possibilità di depositare una copia del loro lavoro in un archivio aperto (autoarchiviazione in un repository).

Cosa fa Sherpa Romeo:

1. Politiche di autoarchiviazione (self-archiving)
Sherpa Romeo raccoglie e fornisce informazioni sulle politiche degli editori riguardanti il deposito di articoli accademici in archivi aperti o istituzionali. Ogni rivista ha le proprie regole su quale versione del contributo/articolo può essere depositata e quando:

  • Preprint: la versione del manoscritto prima della peer review
  • Postprint: la versione accettata dopo la revisione tra pari, ma prima della formattazione editoriale
  • Versione finale pubblicata: il PDF o la versione definitiva pubblicata dall'editore

2. Embargo e versioni degli articoli
Sherpa Romeo indica se ci sono periodi di embargo (ossia ritardi imposti dall'editore prima che l'autore possa depositare il suo articolo in un archivio aperto) e quali versioni dell'articolo possono essere autoarchiviate (preprint, postprint, versione pubblicata).

3. Licenze e diritti
Sherpa Romeo fornisce informazioni sulle licenze Creative Commons (o altre) che le riviste utilizzano per i loro articoli OA, e specifica chi detiene il copyright (autore o editore).

Sherpa Romeo ti aiuta a capire se puoi caricare liberamente i tuoi articoli in archivi aperti e a quali condizioni

Come funziona Sherpa Romeo:
Basta inserire il nome della rivista o dell'editore nel campo di ricerca del sito di Sherpa Romeo, e il database mostrerà: 

  • la politica di autoarchiviazione per quella rivista 
  • eventuali restrizioni come periodi di embargo
  • i costi di pubblicazione in open access (Article Processing Charge – APC) 
  • le licenze applicabili

Sherpa Juliet
Fornisce informazioni sulle politiche di open access dei finanziatori della ricerca. Questo strumento è utile per i ricercatori che devono pubblicare i risultati delle loro ricerche in conformità con i requisiti dei finanziatori (ad esempio, finanziatori che richiedono che i risultati siano pubblicati in Open Access).

 

Anche "Author’s accepted manuscript"
Si tratta della versione accettata dall’editore e già sottoposta a referaggio (peer reviewed), ma ancora priva del layout editoriale (veste grafica, loghi, marchi editoriali).

Anche "Submitted Version" e/o "Author’s original version".

Si tratta del manoscritto originale inviato dall’autore all’editore, non ancora sottoposto a referaggio.

 

Anche "Versione editoriale"

Versione definitiva, così come appare nella pubblicazione, ossia "impaginata" nel formato previsto dall’editore.

 

Le riviste ibride (hybrid journals) sono quelle sulle quali è possibile pubblicare sia in modalità open access, pagando le APC, che in modalità standard (= subscription), generalmente senza esborso da parte dell’autore.

Dal punto di vista del lettore, alcuni contributi sono disponibili gratuitamente (quelli in open access) mentre altri solo su abbonamento.

Le riviste open access, chiamate anche riviste gold, fully open access, gold open access, fully gold sono riviste sulle quali si può pubblicare SOLO in modalità open access.

Dal punto di vista del lettore, sono completamente fruibili gratuitamente.

Anche "Versione finale pubblicata": la versione che è stata pubblicata in una rivista, in formato cartaceo e/o online. Questo articolo includerà eventuali miglioramenti editoriali, come la revisione del testo o la composizione tipografica, apportati dopo il completamento del processo di revisione paritaria."

 

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