Nuovi predittori di risposta ai trattamenti per l’epatite cronica B: su “Gut” una ricerca dell’Università di Parma

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Parma, 10 ottobre 2024 – È dedicata all’identificazione di nuovi predittori di risposta ai trattamenti immuno-modulanti per l’epatite cronica B una ricerca dell’Università di Parma recentemente pubblicata su “Gut”, la rivista ufficiale della British Society of Gastroenterology, che proprio in questi giorni ne riporta in prima pagina il visual abstract.

Il gruppo di ricerca, coordinato dalla docente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia Carolina Boni e composto da Andrea Vecchi, Marzia Rossi e Camilla Tiezzi, opera all’interno del Laboratorio di Immunopatologia virale diretto da Gabriele Missale, docente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo e Direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive ed Epatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

L’epatite cronica B (CHB) continua a rappresentare un problema socio-sanitario di grande rilevanza a livello globale, con oltre 250 milioni di persone nel mondo cronicamente infettate dal virus HBV.

Oltre che sviluppare nuove terapie e personalizzare quelle esistenti sulla base delle caratteristiche individuali delle pazienti e dei pazienti, è importante oggi identificare nuovi algoritmi diagnostici predittivi di possibile risposta alle terapie, per evitare trattamenti inutili in categorie di pazienti che presentino caratteristiche che li rendano non responsivi alle terapie disponibili.

Studi recentemente pubblicati dal Laboratorio di Immunopatologia virale sotto la supervisione di Carlo Ferrari prima e di Gabriele Missale e Carolina Boni poi, con il supporto di finanziamenti del Ministero dell'Università e della Ricerca, della Regione Emilia-Romagna (Programma di Ricerca Regione-Università 2010-2012) e di Gilead Sciences S.r.l., hanno fornito significativi contributi sia al disegno di nuove terapie anti-HBV, identificando nuovi bersagli molecolari per il ripristino delle risposte immunitarie deficitarie (studio coordinato da Paola Fisicaro e pubblicato sulla rivista Journal of Hepatology), sia all’identificazione di nuovi marcatori fenotipici predittivi di risposta ai nuovi trattamenti immunomodulanti. 

Lo studio coordinato da Carolina Boni e pubblicato sulla rivista “Gut”, intitolato HBcrAg values may predict virological and immunological responses to pegIFN-α in NUC-suppressed HBeAg-negative chronic hepatitis B, amplia ulteriormente gli strumenti clinici disponibili per personalizzare il trattamento dell’epatite B, identificando nuovi marcatori predittivi di risposta all’interferone-alfa. La disponibilità di questi marcatori potrebbe dare nuovo spazio applicativo ad un farmaco potenzialmente importante come l’interferone-alfa, oggi poco utilizzato a causa degli effetti collaterali che può indurre e che graverebbero su una troppo ampia percentuale di pazienti in assenza di predittori di risposta che ne permettano un uso mirato sui soggetti responsivi.

Attraverso un’analisi laboratoristica integrata di marcatori virologici sierici e di parametri immunologici cellulari, sia già disponibili in clinica sia innovativi, si è potuto osservare come l'IFN-alfa somministrato in combinazione con gli analoghi nucleos(t)idici (NUC) potenzi le risposte immunitarie proteggenti, soprattutto dei linfociti T HBV-specifici, fornendo ulteriori elementi utili per interpretare il meccanismo d’azione dell’interferone-alfa nell’epatite B. Estremamente rilevante è stato osservare che bassi livelli di un nuovo marcatore sierico virale (HBcrAg, “core-related antigen”) prima dell’inizio della terapia con interferone-alfa predicono l’efficacia del trattamento e l’effetto benefico dell’interferone sul ripristino delle risposte immunitarie proteggenti dei linfociti T. Questi risultati suggeriscono come i valori di un parametro sierologico di facile determinazione in qualunque laboratorio diagnostico come l’HBcrAg rappresentino un predittore diagnostico sensibile, utile per selezionare le pazienti e i pazienti con maggiori probabilità di rispondere alla terapia con interferone alfa-peghilato. Ciò potrebbe avere ovvie implicazioni cliniche per quanto riguarda la progettazione di terapie più personalizzate per l’epatite cronica da virus B.

Lo studio ha avuto un’estesa e complessa fase clinica, coordinata a Parma da Carolina Boni unitamente al supporto della Study coordinator Diletta Laccabue, che ha coinvolto altri cinque centri clinici specializzati nella gestione e nella cura delle epatopatie croniche, quali la Divisione di Gastroenterologia ed Epatologia del Policlinico di Milano, l’Unità di Epatologia dell’Ospedale Universitario di Pisa, l’Unità di Medicina Interna dell’Ospedale di Modena e le unità di Malattie Infettive dell’Ospedale di Reggio Emilia e dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.

Studio condotto dal gruppo coordinato dalla docente Carolina Boni del Dipartimento di Medicina e Chirurgia all’interno del Laboratorio di Immunopatologia virale

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13 gennaio: chiuse tutte le strutture dell’Ateneo

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Parma, 7 gennaio 2025 - Lunedì 13 gennaio, in occasione della Festività di Sant'Ilario, patrono della città di Parma, tutti gli uffici ed edifici dell’Ateneo resteranno chiusi, ad eccezione di quelli con obbligo di apertura istituzionale, cioè le strutture di assistenza ospedaliera e l’Ospedale veterinario.

Sarà chiuso anche il ParmaUniverCity Info Point, punto di informazione e accoglienza dell’Ateneo nel sottopasso del Ponte Romano. L’Università di Parma riaprirà regolarmente, osservando i consueti orari di apertura al pubblico, martedì 14 gennaio.

L’Università di Parma riaprirà regolarmente martedì 14 gennaio

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21 dicembre – 6 gennaio: chiuse le strutture dell’Ateneo

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Parma, 18 dicembre 2024 - L’Università di Parma comunica che da sabato 21 dicembre a lunedì 6 gennaio gli uffici e gli edifici dell’Ateneo resteranno chiusi al pubblico, con eccezione di quelli con obbligo di apertura istituzionale, cioè le strutture di assistenza ospedaliera.

Sarà chiuso anche il ParmaUniverCity Info Point, punto di informazione e accoglienza dell’Ateneo nel sottopasso del Ponte Romano a fianco di piazza Ghiaia.

Nello stesso periodo non saranno attive le linee telefoniche del Contact Center (800 904 084 e 0521-902111).

Le attività riprenderanno regolarmente martedì 7 gennaio. 

Riapertura martedì 7 gennaio

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Chiusura natalizia della biblioteca

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Si comunica che, in occasione delle prossime festività natalizie, la Biblioteca di Medicina e Chirurgia resterà chiusa dal 21 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 compresi e riaprirà con il consueto orario da martedì 7 gennaio. 

Durante il periodo di chiusura, tutti i servizi sono sospesi. Il servizio di document delivery (DD) sarà sospeso da giovedì 19 dicembre 2024 al 7 gennaio 2025 compresi. Tutti gli altri servizi riprenderanno con il consueto a partire da martedì 7 gennaio.

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È necessario cambiare la password di accesso Unipr

Inviato da elisa.minardi@… il

Parma, 14 novembre 2024 - L’Università di Parma comunica che, per scongiurare potenziali problemi di sicurezza, è necessario che siano cambiate urgentemente tutte le password di accesso al sistema di Ateneo.

Per questo l’Ateneo invita il personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo, le studentesse e gli studenti a cambiare la propria password di accesso al sistema entro le ore 22 di oggi, giovedì 14 novembre, collegandosi al link https://www.idem.unipr.it/start/cambiapwd

Dopo le ore 22 di oggi saranno resettate d’ufficio tutte le password Unipr delle persone che non le avranno cambiate, le quali quindi non potranno più entrare nel loro pc né nel sistema di Ateneo con le vecchie credenziali.

In questi casi sarà possibile resettare la propria password (anche tramite SPID) collegandosi al link http://www.idem.unipr.it/start/recuperapwd e seguendo le istruzioni.

In questi casi, se non si riesce a entrare nel proprio pc in dominio, si suggerisce di procedere al reset dal proprio smartphone.

L’Ateneo invita tutte le persone che abbiano letto questa comunicazione ad accertarsi che colleghe, colleghi, amiche e amici con account Unipr ne siano al corrente e provvedano urgentemente al cambio password.

Confidando nella vostra fattiva collaborazione, saluto molto cordialmente, 

Info: helpdesk.informatico@unipr.it 

Entro le 22 di oggi giovedì 14 novembre

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“Più di un effetto in ogni affetto”: il ricercatore Unipr Alessandro Musetti tra gli autori di un lavoro pubblicato da “Physics of Life Reviews”

Inviato da elisa.minardi@… il

Parma, 28 ottobre 2024 – S’intitola More than one effect in every affect (Più di un effetto in ogni affetto) il lavoro di ricerca sugli stati affettivi appena pubblicato da “Physics of Life Reviews” e cui ha contribuito come secondo autore Alessandro Musetti, ricercatore di Psicologia dinamica dell’Università di Parma.

L'articolo, che ha coinvolto gli Atenei di Enna “Kore” e di Roma Tor Vergata, sviluppa e amplia il modello di Pertinentizzazione Affettiva (APER) proposto da Sergio Salvatore e altri, che sottolinea il ruolo centrale degli stati affettivi nel processo di costruzione del significato. 

Gli autori hanno proposto un modello psicodinamico della mente che si basa su molteplici rappresentazioni di sé e degli altri. Questo modello aiuta a comprendere meglio come le persone costruiscono il significato delle loro esperienze e come questo processo possa essere alterato in condizioni psicopatologiche.

In particolare il modello suggerisce che gli stati affettivi, cioè le emozioni e i sentimenti, giocano un ruolo centrale nel modo in cui le persone interpretano e danno senso alle loro esperienze. Gli autori sottolineano che non si tratta solo di risposte emotive immediate, ma anche di come queste emozioni interagiscono con gli obiettivi a lungo termine e le aspirazioni delle persone.

Inoltre gli autori propongono di integrare concetti provenienti da sistemi dinamici non lineari per spiegare meglio i cambiamenti improvvisi e significativi nel comportamento umano, specialmente in condizioni psicopatologiche come la psicopatia, il disturbo dissociativo dell'identità e la psicosi. 

Incorporando le teorie psicoanalitiche, esplorano come i contesti relazionali possano innescare cambiamenti significativi, portando a nuovi significati e comportamenti.

Studio che coinvolge le Università di Enna, Tor Vergata e Parma. Si sviluppa e amplia il modello che sottolinea il ruolo centrale degli stati affettivi nel processo di costruzione del significato

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Lavori di adeguamento dell’impianto di illuminazione

Inviato da elisa.minardi@… il

A partire dal giorno 8 ottobre 2024, cominceranno i lavori di adeguamento dell’impianto di illuminazione all’interno della Biblioteca di Medicina e Chirurgia “Ottaviani”.

I locali interessati osserveranno la chiusura secondo il calendario sotto riportato che potrà subire modifiche in base all’andamento dei lavori.

Per qualsiasi informazione, inviare una mail a bibmed@unipr.it o telefonare allo 0521-033009.

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